DIARREA
La diarrea viene definita come un aumento della frequenza dei movimenti intestinali. Si può considerare diarrea quando le evacuazioni superano le due o tre al giorno. Le feci sono liquide o semiliquide. Tutto ciò può essere accompagnato da dolori, sangue o muco, incontinenza fecale e possibile fastidio perianale.
Le cause principali sono:
- Infezioni virali
- Infezioni batteriche
- Infezioni micotiche
- Parassiti
- Allergie e/o intolleranze alimentari
- Intossicazione da farmaci
- Intossicazione alimentare
- Ansia e stress
- Intossicazione da metalli pesanti
Per indivuduare con precisione le cause di diarrea può essere di grande utilità effetuare il test di disbiosi intestinale.
Quando l´organismo entra in contatto con un agente tossico, la priorità è quella di espellerlo e per ottenere questo scopo vi sono varie strategie che l´organismo adotta:
1) Aumento della secrezione di liquidi nel lume intestinale risultante in un aumento di evacuazioni e di feci liquide
2) Diminuzione dell´assorbimento intestinale
3) Aumento della secrezione e risposta infiammatoria per promuovere una risposta secretoria essudativa.
4) Aumento diretto della peristalsi.
In tal modo l´organismo tenta di liberarsi di materiale o agenti tossici. Per quanto il disturbo sia fastidioso è pur sempre un meccanismo che il corpo adopera per ripristinare un equilibrio perso. Utilizzare quindi i farmaci antidiarrotici ha l´effetto di costringere il corpo a tenersi tossine o agenti patogeni che quindi creeranno disturbi ad altri organi a partire dal fegato a cui arriva tutto ciò che viene assorbito dall´intestino tramite la vena porta.
Talora la diarrea può essere indice di altre patologie come la celiachia, colite ulcerosa, morbo di Crohn, ipertiroidismo ecc.
In una persona sana affetta temporaneamente da gastroenterite con diarrea, nel 75 % dei casi si tratta di un infezione virale soprattutto se accompagnata da vomito. Di solito si risolve in meno di 72 ore. I virus intestinali più frequenti in presenza di diarrea sono: rotavirus, Parvovirus, citomegalovirus ed Epstein-Barr virus. Questi ultimi due hanno un´influenza sistemica sull´organismo.
Se l´infezione è batterica può anche esservi febbre alta e la durata può essere superiore. I batteri spesso coinvolti sono: Escherichia Coli, Campylobacter, Clostridium difficile, Klebsiella, Salmonella, Shigella.
Anche i parassiti posso essere causa di diarrea. Più di cento anni fa un´infezione da parassiti era facilmente riconoscibile in quanto i sintomi, febbre e diarrea erano ben evidenti. Al giorno d´oggi anche i parassiti si sono evoluti soprattutto a causa di determinate sostanze chimiche come i solventi che noi amiamo ingurgitare e che loro sembrano apprezzare molto. Ad esempio i solventi usati per la pulizia delle bottiglie di plastica contenenti acqua minerale.
Questi parassiti sono meno evidenti ma più subdoli: non danno sintomi evidenti e chiari per cui non sono facili da individuare ne da diagnosticare. Alcuni ad esempio prediligono il fegato e quindi pur influenzando anche i processi digestivi con possibile diarrea non sono identificabili tramite l´esame delle feci. I parassiti possono essere una causa insospettabile di malattie croniche e di stanchezza.
Tra i vari parassiti intestinali ricordiamo: la giardia, ossiuri, i trematoidi, le tenie ecc.
Vi sono un centinaio di parassiti che possono proliferare nel nostro intestino ed è interessante che mentre i farmaci sono molto selettivi riguardo al tipo di parassita che sono in grado di eliminare, vi sono dei mix specifici di fitoterapici ad ampio spettro i quali se assunte per un periodo di tempo sufficiente (minimo 3 settimane) eliminano praticamente tutti i tipi di parassiti dell´uomo.
In presenza di diarrea con sangue (e ciò potrebbe valere anche per chi ha la colite ulcerosa) spesso il responsabile è l´Escherichia Coli il quale produce tossine di tipo proteico denominate Shiga-like. Queste tossine si incollano all´enterocita e ne inibisce in modo irreversibile la sintesi proteica portando la cellula alla morte. Da qui il fenomeno emorragico della diarrea. Anche la Shighella produce sostanze Shiga-like.
Vi sono poi infezioni da candida che non sempre determinano diarrea, perlomeno non direttamente. La candida albicanis produce sostanze tossiche che alterano l´ambiente intestinale favorendo l´instaurarsi di una flora batterica patogena che a sua volta può essere causa di diarrea.
Gli antibiotici possono essere efficaci nell´eliminare una diarrea di tipo batterico ma al tempo stesso eliminando anche i batteri con cui siamo in simbiosi, alterano l´ecologia intestinale naturale predisponendo l´intestino ad ulteriori disturbi o patologie. Un altro fenomeno che si verifica è la distruzione della maggior parte della flora batterica patogena ma con pochi sopravvissuti antibiotico-resistenti che a breve determineranno una nuova diarrea questa volta non più risolvibile dallo stesso antibiotico usato in precedenza. Di nuovo la natura ci viene incontro in quanto le sostanze naturali in grado di eliminare i batteri non sono suscettibili del fenomeno di "antibiotico-resistenza" da parte del batterio patogeno quindi tale fenomeno non esiste se si usano sostanze naturali con azione antibiotica. Il motivo risiede nel fatto che noi estraiamo queste sostanze dalle piante che ne fanno uso da secoli per la propria protezione e difesa. La pianta non può "cambiare antibiotico" perché si è sviluppata una "antibiotico resistenza" se usa una sostanza quella deve essere efficace sempre. E´ in tal modo che le piante hanno imparato a sopravvivere grazie al principio di selezione genetica.
Cattiva funzione digestiva, le cause di ciò sono numerosissime: scarsa produzione enzimatica del pancreas, bassa acidità dello stomaco con ipocloridria in primis.
Gli anticorpi dell´immunoglobulina A scoraggiano l´aderenza dei patogeni alla mucosa intestinale, una bassa secrezione ad esempio dovuta a stress, può compromettere l´ecologia intestinale.
Stipsi o costipazione aumentano la proliferazione di agenti patogeni. Inoltre la putrefazione del cibo porta a sostanze tossiche come le nitrosammine che oltre ad essere tossiche sono cancerogene e comunque infiammano l´intestino alterando il PH e le condizioni intestinali favorendo la proliferazione di batteri patogeni.
L´assunzione di gastroprotettori (sia antiacidi che inibitori della pompa protonica) determina una scarsa produzione di acido cloridrico, spesso insufficiente sia per una corretta digestione proteica (con proteine non completamente scomposte che quindi agiscono da tossine e materiale da putrefazione) sia per l´eliminazione dei batteri patogeni provenienti dal cibo che quindi possono passare indisturbati all´intestino.
Malattie infiammatorie croniche intestinali sono ovviamente un fattore predisponente di per se in quanto l´infiammazione altera l´ambiente ecologico intestinale favorendo gli agenti patogeni. Quindi chi è affetto da tali patologie è molto più esposto alle cause di diarrea.
Carenza di nutrienti essenziali in modo particolare folati e B12. Bassi livelli di acido folico e vitamina B 12 sono in correlazione con un aumentato rischio di diarrea. La carenza di folati favorisce il malassorbimento poiché altera la struttura degli enterociti determinando: infiammazione, atrofia, erosione, appiattimento dei villi, ectasia linfatica e fibrosi.
Chi è soggetto di frequente a diarrea dovrebbe assumere supplementi ad alte e bilanciate concentrazioni di vitamine del gruppo B. In particolare B3, B5, B9, B12 anche a causa dello scarso assorbimento delle stessa ad opera di un intestino ipofunzionante.
Come già accennato vi sono malattie infiammatorie croniche e spesso includono diarrea cronica.
Se una diarrea occasionale non determina gravi effetti sull´organismo, lo stesso non si può dire quando la diarrea diventa cronica.
SQUILIBRI ELETROLITICI
La diarrea porta ad una costante e cronica diminuzione di elettroliti specialmente magnesio e potassio i quali, con una normale alimentazione, non possono essere reintegrati a sufficienza. Carenza di magnesio e potassio possono causare molti sintomi: stanchezza, crampi, indebolimento muscolare, aritmia o tachicardia, depressione, disturbi nervosi ecc.
CALCOLI BILIARI
Quando l´intestino funziona regolarmente la formazione di calcoli viene evitata grazie ad un corretta composizione della bile che contiene colesterolo, sali biliari e lecitina (oltre ad altri elementi). Quando questi tre costituenti sono in equilibrio i calcoli non si formano poiché la lecitina emulsiona il colesterolo e gli acidi biliari ne prevengono la precipitazione mantenendo in sospensione il colesterolo. La giusta ed adeguata quantità di acidi biliari è determinata sia dalla produzione degli stessi ad opera del fegato, sia grazie al recupero dei sali biliari tramite il circolo entero-epatico tale per cui questi vengono riassorbiti e portati di nuovo al fegato.
Quando questo secondo apporto di acidi biliari viene notevolmente ridotto a causa della diarrea che elimina quasi tutti i sali biliari tramite le feci. In tali condizioni sarà molto difficile impedire la precipitazione e formazione di calcoli di colesterolo. Le azioni da intraprendere devono essere rivolte verso l´arresto del fenomeno diarroico. Fin tanto che ciò non è stato fatto sarà utile assumere lecitina di soia e limitare (ma non evitare) alimenti contenenti colesterolo ed evitare alimenti ad alto contenuto di colesterolo. Sarà anche utile assumere fitoterapici ad azione coleretica e colagogo.
MALNUTRIZIONE
Anche se la persona affetta da diarrea cronica segue un´alimentazione bilanciata (cosa tra l´altro difficile poiché con una patologia cronica infiammatoria non è possibile assumere tutti i cibi) sarà senz´altro carente di nutrienti essenziali a causa dello scarso assorbimento dovuto a diarrea ed infiammazione /alterazione della mucosa intestinale. E´ dunque essenziale, fin tanto che le cause di diarrea non sono risolte, assumere un multivitaminico ed un multi minerale. Si sconsigliano quelli da supermercato ed anche il Supradin che contengono concentrazioni troppo basse o fortemente sbilanciate di vitamine del gruppo B. Uno scarso rifornimento di nutrienti alla lunga predispone ogni singolo organo a diverse malattie.
DOLORI ARTICOLARI
Questo problema è presente soprattutto laddove vi sia anche un´infiammazione cronica dell´intestino come nel morbo di Crohn. Il motivo è da ricercare nella carenza dei "mattoncini da costruzione" delle cartilagini che guarda caso sono gli stessi che si trovano nella membrana basale tra la mucosa e la sottomucosa dell´intestino: i glicosamminoglicani. Sono delle catene di glucidi intercalate da aminoacidi che consentano la formazione di un tessuto elastico. Quando l´intestino è infiammato la capacità di sintesi dei glicosamminoglicani è tutta concentrata nel tentativo di riparazione della membrana basale e quindi le cartilagini ne soffrono indipendentemente dall´età.
Durante la diarrea evitare assolutamente: caffè, cioccolato, latticini, zuccheri, dolci, alcool e sostanze irritanti. Limitare grano-frumento.
La soluzione per la diarrea consiste nell´applicazione del protocollo di depurazione intestinale includendo se necessario i rimedi per parassiti e candida. Nei casi più ostinati si applicherà l´intero programma previsto per il Crohn che in realtà può essere utilizzato per molte delle malattie infiammatorie croniche intestinali che non trovano una facile risoluzione.
In particolare bisogna tenere presente che in condizioni di diarrea cronica da molti anni si instaurano delle forti e croniche carenze di determinati nutrienti essenziali come ad esempio la vitamina A lo zinco, i folati ecc.
Può dunque essere necessaria un´integrazione bilanciata di tutti questi fattori per interrompere una diarrea cronica in aggiunta al protocollo depurativo intestinale in tre-quattro fasi.
Pagina iniziale.
CAUSE
Le cause principali sono:
- Infezioni virali
- Infezioni batteriche
- Infezioni micotiche
- Parassiti
- Allergie e/o intolleranze alimentari
- Intossicazione da farmaci
- Intossicazione alimentare
- Ansia e stress
- Intossicazione da metalli pesanti
Per indivuduare con precisione le cause di diarrea può essere di grande utilità effetuare il test di disbiosi intestinale.
Quando l´organismo entra in contatto con un agente tossico, la priorità è quella di espellerlo e per ottenere questo scopo vi sono varie strategie che l´organismo adotta:
1) Aumento della secrezione di liquidi nel lume intestinale risultante in un aumento di evacuazioni e di feci liquide
2) Diminuzione dell´assorbimento intestinale
3) Aumento della secrezione e risposta infiammatoria per promuovere una risposta secretoria essudativa.
4) Aumento diretto della peristalsi.
In tal modo l´organismo tenta di liberarsi di materiale o agenti tossici. Per quanto il disturbo sia fastidioso è pur sempre un meccanismo che il corpo adopera per ripristinare un equilibrio perso. Utilizzare quindi i farmaci antidiarrotici ha l´effetto di costringere il corpo a tenersi tossine o agenti patogeni che quindi creeranno disturbi ad altri organi a partire dal fegato a cui arriva tutto ciò che viene assorbito dall´intestino tramite la vena porta.
Talora la diarrea può essere indice di altre patologie come la celiachia, colite ulcerosa, morbo di Crohn, ipertiroidismo ecc.
In una persona sana affetta temporaneamente da gastroenterite con diarrea, nel 75 % dei casi si tratta di un infezione virale soprattutto se accompagnata da vomito. Di solito si risolve in meno di 72 ore. I virus intestinali più frequenti in presenza di diarrea sono: rotavirus, Parvovirus, citomegalovirus ed Epstein-Barr virus. Questi ultimi due hanno un´influenza sistemica sull´organismo.
Se l´infezione è batterica può anche esservi febbre alta e la durata può essere superiore. I batteri spesso coinvolti sono: Escherichia Coli, Campylobacter, Clostridium difficile, Klebsiella, Salmonella, Shigella.
Anche i parassiti posso essere causa di diarrea. Più di cento anni fa un´infezione da parassiti era facilmente riconoscibile in quanto i sintomi, febbre e diarrea erano ben evidenti. Al giorno d´oggi anche i parassiti si sono evoluti soprattutto a causa di determinate sostanze chimiche come i solventi che noi amiamo ingurgitare e che loro sembrano apprezzare molto. Ad esempio i solventi usati per la pulizia delle bottiglie di plastica contenenti acqua minerale.
Questi parassiti sono meno evidenti ma più subdoli: non danno sintomi evidenti e chiari per cui non sono facili da individuare ne da diagnosticare. Alcuni ad esempio prediligono il fegato e quindi pur influenzando anche i processi digestivi con possibile diarrea non sono identificabili tramite l´esame delle feci. I parassiti possono essere una causa insospettabile di malattie croniche e di stanchezza.
Tra i vari parassiti intestinali ricordiamo: la giardia, ossiuri, i trematoidi, le tenie ecc.
Vi sono un centinaio di parassiti che possono proliferare nel nostro intestino ed è interessante che mentre i farmaci sono molto selettivi riguardo al tipo di parassita che sono in grado di eliminare, vi sono dei mix specifici di fitoterapici ad ampio spettro i quali se assunte per un periodo di tempo sufficiente (minimo 3 settimane) eliminano praticamente tutti i tipi di parassiti dell´uomo.
In presenza di diarrea con sangue (e ciò potrebbe valere anche per chi ha la colite ulcerosa) spesso il responsabile è l´Escherichia Coli il quale produce tossine di tipo proteico denominate Shiga-like. Queste tossine si incollano all´enterocita e ne inibisce in modo irreversibile la sintesi proteica portando la cellula alla morte. Da qui il fenomeno emorragico della diarrea. Anche la Shighella produce sostanze Shiga-like.
Vi sono poi infezioni da candida che non sempre determinano diarrea, perlomeno non direttamente. La candida albicanis produce sostanze tossiche che alterano l´ambiente intestinale favorendo l´instaurarsi di una flora batterica patogena che a sua volta può essere causa di diarrea.
Gli antibiotici possono essere efficaci nell´eliminare una diarrea di tipo batterico ma al tempo stesso eliminando anche i batteri con cui siamo in simbiosi, alterano l´ecologia intestinale naturale predisponendo l´intestino ad ulteriori disturbi o patologie. Un altro fenomeno che si verifica è la distruzione della maggior parte della flora batterica patogena ma con pochi sopravvissuti antibiotico-resistenti che a breve determineranno una nuova diarrea questa volta non più risolvibile dallo stesso antibiotico usato in precedenza. Di nuovo la natura ci viene incontro in quanto le sostanze naturali in grado di eliminare i batteri non sono suscettibili del fenomeno di "antibiotico-resistenza" da parte del batterio patogeno quindi tale fenomeno non esiste se si usano sostanze naturali con azione antibiotica. Il motivo risiede nel fatto che noi estraiamo queste sostanze dalle piante che ne fanno uso da secoli per la propria protezione e difesa. La pianta non può "cambiare antibiotico" perché si è sviluppata una "antibiotico resistenza" se usa una sostanza quella deve essere efficace sempre. E´ in tal modo che le piante hanno imparato a sopravvivere grazie al principio di selezione genetica.
FATTORI SOTTOSTANTI O PREDISPONENTI ALLA DIARREA
Cattiva funzione digestiva, le cause di ciò sono numerosissime: scarsa produzione enzimatica del pancreas, bassa acidità dello stomaco con ipocloridria in primis.
Gli anticorpi dell´immunoglobulina A scoraggiano l´aderenza dei patogeni alla mucosa intestinale, una bassa secrezione ad esempio dovuta a stress, può compromettere l´ecologia intestinale.
Stipsi o costipazione aumentano la proliferazione di agenti patogeni. Inoltre la putrefazione del cibo porta a sostanze tossiche come le nitrosammine che oltre ad essere tossiche sono cancerogene e comunque infiammano l´intestino alterando il PH e le condizioni intestinali favorendo la proliferazione di batteri patogeni.
L´assunzione di gastroprotettori (sia antiacidi che inibitori della pompa protonica) determina una scarsa produzione di acido cloridrico, spesso insufficiente sia per una corretta digestione proteica (con proteine non completamente scomposte che quindi agiscono da tossine e materiale da putrefazione) sia per l´eliminazione dei batteri patogeni provenienti dal cibo che quindi possono passare indisturbati all´intestino.
Malattie infiammatorie croniche intestinali sono ovviamente un fattore predisponente di per se in quanto l´infiammazione altera l´ambiente ecologico intestinale favorendo gli agenti patogeni. Quindi chi è affetto da tali patologie è molto più esposto alle cause di diarrea.
Carenza di nutrienti essenziali in modo particolare folati e B12. Bassi livelli di acido folico e vitamina B 12 sono in correlazione con un aumentato rischio di diarrea. La carenza di folati favorisce il malassorbimento poiché altera la struttura degli enterociti determinando: infiammazione, atrofia, erosione, appiattimento dei villi, ectasia linfatica e fibrosi.
Chi è soggetto di frequente a diarrea dovrebbe assumere supplementi ad alte e bilanciate concentrazioni di vitamine del gruppo B. In particolare B3, B5, B9, B12 anche a causa dello scarso assorbimento delle stessa ad opera di un intestino ipofunzionante.
ALCUNE CONSEGUENZE DELLA DIARREA CRONICA
Come già accennato vi sono malattie infiammatorie croniche e spesso includono diarrea cronica.
Se una diarrea occasionale non determina gravi effetti sull´organismo, lo stesso non si può dire quando la diarrea diventa cronica.
SQUILIBRI ELETROLITICI
La diarrea porta ad una costante e cronica diminuzione di elettroliti specialmente magnesio e potassio i quali, con una normale alimentazione, non possono essere reintegrati a sufficienza. Carenza di magnesio e potassio possono causare molti sintomi: stanchezza, crampi, indebolimento muscolare, aritmia o tachicardia, depressione, disturbi nervosi ecc.
CALCOLI BILIARI
Quando l´intestino funziona regolarmente la formazione di calcoli viene evitata grazie ad un corretta composizione della bile che contiene colesterolo, sali biliari e lecitina (oltre ad altri elementi). Quando questi tre costituenti sono in equilibrio i calcoli non si formano poiché la lecitina emulsiona il colesterolo e gli acidi biliari ne prevengono la precipitazione mantenendo in sospensione il colesterolo. La giusta ed adeguata quantità di acidi biliari è determinata sia dalla produzione degli stessi ad opera del fegato, sia grazie al recupero dei sali biliari tramite il circolo entero-epatico tale per cui questi vengono riassorbiti e portati di nuovo al fegato.
Quando questo secondo apporto di acidi biliari viene notevolmente ridotto a causa della diarrea che elimina quasi tutti i sali biliari tramite le feci. In tali condizioni sarà molto difficile impedire la precipitazione e formazione di calcoli di colesterolo. Le azioni da intraprendere devono essere rivolte verso l´arresto del fenomeno diarroico. Fin tanto che ciò non è stato fatto sarà utile assumere lecitina di soia e limitare (ma non evitare) alimenti contenenti colesterolo ed evitare alimenti ad alto contenuto di colesterolo. Sarà anche utile assumere fitoterapici ad azione coleretica e colagogo.
MALNUTRIZIONE
Anche se la persona affetta da diarrea cronica segue un´alimentazione bilanciata (cosa tra l´altro difficile poiché con una patologia cronica infiammatoria non è possibile assumere tutti i cibi) sarà senz´altro carente di nutrienti essenziali a causa dello scarso assorbimento dovuto a diarrea ed infiammazione /alterazione della mucosa intestinale. E´ dunque essenziale, fin tanto che le cause di diarrea non sono risolte, assumere un multivitaminico ed un multi minerale. Si sconsigliano quelli da supermercato ed anche il Supradin che contengono concentrazioni troppo basse o fortemente sbilanciate di vitamine del gruppo B. Uno scarso rifornimento di nutrienti alla lunga predispone ogni singolo organo a diverse malattie.
DOLORI ARTICOLARI
Questo problema è presente soprattutto laddove vi sia anche un´infiammazione cronica dell´intestino come nel morbo di Crohn. Il motivo è da ricercare nella carenza dei "mattoncini da costruzione" delle cartilagini che guarda caso sono gli stessi che si trovano nella membrana basale tra la mucosa e la sottomucosa dell´intestino: i glicosamminoglicani. Sono delle catene di glucidi intercalate da aminoacidi che consentano la formazione di un tessuto elastico. Quando l´intestino è infiammato la capacità di sintesi dei glicosamminoglicani è tutta concentrata nel tentativo di riparazione della membrana basale e quindi le cartilagini ne soffrono indipendentemente dall´età.
Durante la diarrea evitare assolutamente: caffè, cioccolato, latticini, zuccheri, dolci, alcool e sostanze irritanti. Limitare grano-frumento.
La soluzione per la diarrea consiste nell´applicazione del protocollo di depurazione intestinale includendo se necessario i rimedi per parassiti e candida. Nei casi più ostinati si applicherà l´intero programma previsto per il Crohn che in realtà può essere utilizzato per molte delle malattie infiammatorie croniche intestinali che non trovano una facile risoluzione.
In particolare bisogna tenere presente che in condizioni di diarrea cronica da molti anni si instaurano delle forti e croniche carenze di determinati nutrienti essenziali come ad esempio la vitamina A lo zinco, i folati ecc.
Può dunque essere necessaria un´integrazione bilanciata di tutti questi fattori per interrompere una diarrea cronica in aggiunta al protocollo depurativo intestinale in tre-quattro fasi.
Pagina iniziale.