MALATTIE AUTOIMMUNI - INDEBOLIMENTO DEL SISTEMA IMMUNITARIO
In un precedente articolo ho trattato questo argomento esponendo i principi che stanno alla base dell´approccio naturopatico a questa categoria di patologie. Per chi desiderasse approfondire può leggere qui.
Vediamo alcuni approfondimenti utili a comprendere meglio i fenomeni che causano squilibri al sistema immunitario e che stanno alla base di queste malattie.
Poiché le malattie autoimmuni sono determinate da fattori che sovraccaricano, sbilanciano ed indeboliscono il sistema immunitario costringendolo ad attaccare alcuni tessuti dell´organismo che lo stesso sistema immunitario dovrebbe proteggere, elencherò quali sono tali fattori ampliando quanto già scritto e andando più nel concreto su aspetti che coinvolgono lo stile di vita e alimentare. In particolare qui sono elencati i fattori che sopprimono ed indeboliscono il sistema immunitario visto che quando indebolito e mal funzionante non solo facilità infezioni ma alla lunga ne predispone l´iper reazione attaccando tessuti propri.
Tali fattori vanno presi in considerazione anche per altre patologie del sistema immunitario come le allergie, insufficienze patologiche del sistema immunitario, tendenze croniche all´infezione, tumori ecc.
FATTORI CHE SOPPRIMONO OD INDEBOLISCONO IL
SISTEMA IMMUNITARIO
Zuccheri e carboidrati concentrati: 100 grammi di zucchero in qualsiasi forma (saccarosio, miele, succo di frutta ecc.) determina una riduzione del 50% dell´attività dei globuli bianchi (componenti del sistema immunitario atti alla difesa) per un periodo di alcune ore. Inoltre gli zuccheri provocano un aumento di produzione di muco intestinale indebolendo il sistema immunitario del tratto gastro-enterico il quale con i suoi 100-200 metri quadrati di superficie rappresenta un buon 70-80% dell´interno sistema difensivo. Tale indebolimento causato dagli zuccheri si esplica ad esempio compromettendo l´abilità dei neutrofili (una categoria dei globuli bianchi) ad inglobare agenti esterni come i batteri che possono quindi proliferare più facilmente. Un altro modo in cui gli zuccheri alterano il sistema immunitario è quello di rallentare la trasformazione dei linfociti che non possono quindi trasformarsi nella loro forma attiva.
Fumo: con le sue 3000 sostanze tossiche il fumo oltre a sovraccaricare di tossine il sistema immunitario ne indebolisce il suo funzionamento.
Obesità: diminuisce sia la capacità battericida dei globuli bianchi sia la produzione di anticorpi. Inoltre favorisce i processi infiammatori.
Alcool in quantità eccessiva: rallenta la mobilitazione dei globuli bianchi ed inibisce in maniera significativa i neutrofili. Inoltre come per il fumo, ruba preziosi nutrienti come le vitamine del gruppo B, la vitamina C, la vitamina E ed altri nutrienti essenziali al funzionamento del sistema immunitario che ne risulta quindi indebolito.
Carenze nutrizionali: per il corretto funzionamento il nostro sistema difensivo necessita di; B2, B5, B6, B9, B12, rame, zinco, magnesio, arginina ecc. Se tali nutrienti sono carenti come spesso succede nella nostra dieta le nostre difese possono risultarne indebolite.
Metalli pesanti come cadmio, piombo o mercurio dalle amalgame dentali; inibiscono la sintesi e produzione di molti dei componenti chiave del sistema immunitario. Esiste oramai una vasta documentazione scientifica che collega la sclerosi multipla all´intossicazione di mercurio.
Pesticidi che si trovano in quantità "accettabile" secondo la legge (ma non per il nostro organismo) nella frutta e verdura che troviamo al supermercato. Inibiscono il funzionamento dei linfociti e causano una degenerazione del timo, organo essenziale al funzionamento del sistema immunitario (laddove vengono "addestrati" i linfociti T- T appunto da timo).
Farmaci, in particolare gli antinfiammatori sia i non steroidei che i cortisonici, quest´ultimi sono i peggiori in quanto ad immunosoppressione ed infatti vengono utilizzati per impedire il rigetto nei casi di trapianto di organi ma....ad un prezzo altissimo per l´organismo. Comunque tutti i farmaci direttamente o indirettamente causano alla lunga immunosoppressione tramite un indebolimento ed intossicazione del fegato, organo fondamentale per il corretto funzionamento del sistema immunitario.
Sostanze tossiche come solventi o impianti di silicone in quanto riducono l´attività delle cellule Natural Killers, quelle componenti del sistema immunitario deputare all´eliminazione di cellule cancerogene o cellule infette da virus.
Eccessivo sforzo fisico il quale da un lato sottrae nutrienti essenziali al funzionamento del sistema immunitario e dall´altro genera una quantità superiore alla norma di radicali liberi i quali a loro volta impegnano in maniera maggiore lo stesso sistema difensivo. Qui però è essenziale specificare che al contrario un esercizio fisico non eccessivo ma proporzionato all´energia dell´organismo ha invece un effetto di immunostimolazione ad esempio grazie ad una maggiore produzione dell´ormone della crescita e dell´ormone DHEA che ha ottimi effetti sul sistema immunitario.
Stress. Qui siamo nell´ambito della psiconeuroendocrinoimmunologia la quale ha già dimostrato da tempo come nel sistema immunitario vi siano recettori che interagiscono con il sistema nervoso. In altre parole e per semplificare ogni pensiero stressante o negativo ha una sua influenza su molti sistemi ed apparati dell´organismo incluso il sistema immunitario. Lo stress corrisponde ad una maggiore produzione di cortisolo il quale alla lunga ha effetti simili al cortisone in quanto a capacità immunosoppressiva.
Riposo insufficiente: generando stress nell´organismo e favorendo il catabolismo (la distruzione e consumo dei tessuti) si indebolisce anche il sistema difensivo.
Esposizione agli agenti infettivi: in particolare parliamo di quel tipo di infezioni non acute e che tendono a cronicizzare come quelle da candida, virus della famiglia herpes, parassiti intestinali ecc. Tali agenti tengono impegnato in continuazione il sistema immunitario in vari modi: per la loro stessa presenza, per l´intossicazione dei loro metaboliti (i loro escrementi) e per i danni biochimici e fisici alla mucosa gastroenterica. In particolare la candida ha un effetto immunosoppressivo diretto.
Inquinamento atmosferico: danneggia le membrane difensive delle mucose soprattutto delle vie respiratorie.
Uso frequente di antibiotici: determinano un calo generale delle difese immunitarie, favoriscono la proliferazione di candida e del batterio clostridium difficile, rendono i batteri più forti e resistenti.
Intestino infiammato ed intolleranze alimentari: impegnano il sistema immunitario e lo indeboliscono a livello della mucosa gastroenterica.
DISBIOSI INTESTINALE E PATOLOGIE AUTOIMMUNI
Il mantenimento di un corretto equilibrio batterico intestinale (tra batteri buoni e meno buoni) detto eubiosi è fondamentale per l´instaurarsi di una risposta immunitaria adeguata facilitando il lavoro di riconoscimento degli agenti patogeni. L´aumento delle patologie autoimmuni sembra direttamente proporzionale ad un aumento di disbiosi intestinale.
Vi sono evidenze scientifiche riguardo ad una relazione diretta tra un tipo di batterio ed agente patogeno ed un tipo specifico di malattia autoimmune, ad esempio tra:
Spondilo artrite anchilosante e klebsiella
Artrite reumatoide e batterio Proteus
Tiroidite autoimmune e Yersinia enterocolitica
Endocardite reumatica Streptococco
PERCHE´ LE DONNE SONO PIU´ INCLINI ALLE PATOLOGIE AUTOIMMUNI
Il motivo va ricercato nel diverso assetto ormonale e più precisamente nella maggiore produzione da parte del corpo femminile di estrogeni. Gli estrogeni stimolano più degli androgeni (gli ormoni sessuali maschili) alti livelli di cortisolo che come già specificato sopprime ed altera il sistema immunitario.
Vi sono livelli alti di cortisolo nella donna alla fine della fase follicolare e si mantengono tali fino ad una settimana prima del mestruo. Anche in gravidanza quando i livelli di estrogeni sono fisiologicamente più alti. La donna ha però un punto di forza con cui può mitigare questo fenomeno ed è il corretto funzionamento delle ghiandole surrenali le quali producono il DHEA un ormone che controbilancia gli effetti immunosoppressori del cortisolo. Uno dei programmi che spesso utilizzo è il protocollo anti-stress che supporta appunto l´adeguato funzionamento delle ghiandole surrenali.
Il miglior approccio iniziale per affrontare le malattie autoimmuni con mezzi naturopatici è il Metodo Fidemutec-
Vediamo alcuni approfondimenti utili a comprendere meglio i fenomeni che causano squilibri al sistema immunitario e che stanno alla base di queste malattie.
Poiché le malattie autoimmuni sono determinate da fattori che sovraccaricano, sbilanciano ed indeboliscono il sistema immunitario costringendolo ad attaccare alcuni tessuti dell´organismo che lo stesso sistema immunitario dovrebbe proteggere, elencherò quali sono tali fattori ampliando quanto già scritto e andando più nel concreto su aspetti che coinvolgono lo stile di vita e alimentare. In particolare qui sono elencati i fattori che sopprimono ed indeboliscono il sistema immunitario visto che quando indebolito e mal funzionante non solo facilità infezioni ma alla lunga ne predispone l´iper reazione attaccando tessuti propri.
Tali fattori vanno presi in considerazione anche per altre patologie del sistema immunitario come le allergie, insufficienze patologiche del sistema immunitario, tendenze croniche all´infezione, tumori ecc.
FATTORI CHE SOPPRIMONO OD INDEBOLISCONO IL
SISTEMA IMMUNITARIO
Zuccheri e carboidrati concentrati: 100 grammi di zucchero in qualsiasi forma (saccarosio, miele, succo di frutta ecc.) determina una riduzione del 50% dell´attività dei globuli bianchi (componenti del sistema immunitario atti alla difesa) per un periodo di alcune ore. Inoltre gli zuccheri provocano un aumento di produzione di muco intestinale indebolendo il sistema immunitario del tratto gastro-enterico il quale con i suoi 100-200 metri quadrati di superficie rappresenta un buon 70-80% dell´interno sistema difensivo. Tale indebolimento causato dagli zuccheri si esplica ad esempio compromettendo l´abilità dei neutrofili (una categoria dei globuli bianchi) ad inglobare agenti esterni come i batteri che possono quindi proliferare più facilmente. Un altro modo in cui gli zuccheri alterano il sistema immunitario è quello di rallentare la trasformazione dei linfociti che non possono quindi trasformarsi nella loro forma attiva.
Fumo: con le sue 3000 sostanze tossiche il fumo oltre a sovraccaricare di tossine il sistema immunitario ne indebolisce il suo funzionamento.
Obesità: diminuisce sia la capacità battericida dei globuli bianchi sia la produzione di anticorpi. Inoltre favorisce i processi infiammatori.
Alcool in quantità eccessiva: rallenta la mobilitazione dei globuli bianchi ed inibisce in maniera significativa i neutrofili. Inoltre come per il fumo, ruba preziosi nutrienti come le vitamine del gruppo B, la vitamina C, la vitamina E ed altri nutrienti essenziali al funzionamento del sistema immunitario che ne risulta quindi indebolito.
Carenze nutrizionali: per il corretto funzionamento il nostro sistema difensivo necessita di; B2, B5, B6, B9, B12, rame, zinco, magnesio, arginina ecc. Se tali nutrienti sono carenti come spesso succede nella nostra dieta le nostre difese possono risultarne indebolite.
Metalli pesanti come cadmio, piombo o mercurio dalle amalgame dentali; inibiscono la sintesi e produzione di molti dei componenti chiave del sistema immunitario. Esiste oramai una vasta documentazione scientifica che collega la sclerosi multipla all´intossicazione di mercurio.
Pesticidi che si trovano in quantità "accettabile" secondo la legge (ma non per il nostro organismo) nella frutta e verdura che troviamo al supermercato. Inibiscono il funzionamento dei linfociti e causano una degenerazione del timo, organo essenziale al funzionamento del sistema immunitario (laddove vengono "addestrati" i linfociti T- T appunto da timo).
Farmaci, in particolare gli antinfiammatori sia i non steroidei che i cortisonici, quest´ultimi sono i peggiori in quanto ad immunosoppressione ed infatti vengono utilizzati per impedire il rigetto nei casi di trapianto di organi ma....ad un prezzo altissimo per l´organismo. Comunque tutti i farmaci direttamente o indirettamente causano alla lunga immunosoppressione tramite un indebolimento ed intossicazione del fegato, organo fondamentale per il corretto funzionamento del sistema immunitario.
Sostanze tossiche come solventi o impianti di silicone in quanto riducono l´attività delle cellule Natural Killers, quelle componenti del sistema immunitario deputare all´eliminazione di cellule cancerogene o cellule infette da virus.
Eccessivo sforzo fisico il quale da un lato sottrae nutrienti essenziali al funzionamento del sistema immunitario e dall´altro genera una quantità superiore alla norma di radicali liberi i quali a loro volta impegnano in maniera maggiore lo stesso sistema difensivo. Qui però è essenziale specificare che al contrario un esercizio fisico non eccessivo ma proporzionato all´energia dell´organismo ha invece un effetto di immunostimolazione ad esempio grazie ad una maggiore produzione dell´ormone della crescita e dell´ormone DHEA che ha ottimi effetti sul sistema immunitario.
Stress. Qui siamo nell´ambito della psiconeuroendocrinoimmunologia la quale ha già dimostrato da tempo come nel sistema immunitario vi siano recettori che interagiscono con il sistema nervoso. In altre parole e per semplificare ogni pensiero stressante o negativo ha una sua influenza su molti sistemi ed apparati dell´organismo incluso il sistema immunitario. Lo stress corrisponde ad una maggiore produzione di cortisolo il quale alla lunga ha effetti simili al cortisone in quanto a capacità immunosoppressiva.
Riposo insufficiente: generando stress nell´organismo e favorendo il catabolismo (la distruzione e consumo dei tessuti) si indebolisce anche il sistema difensivo.
Esposizione agli agenti infettivi: in particolare parliamo di quel tipo di infezioni non acute e che tendono a cronicizzare come quelle da candida, virus della famiglia herpes, parassiti intestinali ecc. Tali agenti tengono impegnato in continuazione il sistema immunitario in vari modi: per la loro stessa presenza, per l´intossicazione dei loro metaboliti (i loro escrementi) e per i danni biochimici e fisici alla mucosa gastroenterica. In particolare la candida ha un effetto immunosoppressivo diretto.
Inquinamento atmosferico: danneggia le membrane difensive delle mucose soprattutto delle vie respiratorie.
Uso frequente di antibiotici: determinano un calo generale delle difese immunitarie, favoriscono la proliferazione di candida e del batterio clostridium difficile, rendono i batteri più forti e resistenti.
Intestino infiammato ed intolleranze alimentari: impegnano il sistema immunitario e lo indeboliscono a livello della mucosa gastroenterica.
DISBIOSI INTESTINALE E PATOLOGIE AUTOIMMUNI
Il mantenimento di un corretto equilibrio batterico intestinale (tra batteri buoni e meno buoni) detto eubiosi è fondamentale per l´instaurarsi di una risposta immunitaria adeguata facilitando il lavoro di riconoscimento degli agenti patogeni. L´aumento delle patologie autoimmuni sembra direttamente proporzionale ad un aumento di disbiosi intestinale.
Vi sono evidenze scientifiche riguardo ad una relazione diretta tra un tipo di batterio ed agente patogeno ed un tipo specifico di malattia autoimmune, ad esempio tra:
Spondilo artrite anchilosante e klebsiella
Artrite reumatoide e batterio Proteus
Tiroidite autoimmune e Yersinia enterocolitica
Endocardite reumatica Streptococco
PERCHE´ LE DONNE SONO PIU´ INCLINI ALLE PATOLOGIE AUTOIMMUNI
Il motivo va ricercato nel diverso assetto ormonale e più precisamente nella maggiore produzione da parte del corpo femminile di estrogeni. Gli estrogeni stimolano più degli androgeni (gli ormoni sessuali maschili) alti livelli di cortisolo che come già specificato sopprime ed altera il sistema immunitario.
Vi sono livelli alti di cortisolo nella donna alla fine della fase follicolare e si mantengono tali fino ad una settimana prima del mestruo. Anche in gravidanza quando i livelli di estrogeni sono fisiologicamente più alti. La donna ha però un punto di forza con cui può mitigare questo fenomeno ed è il corretto funzionamento delle ghiandole surrenali le quali producono il DHEA un ormone che controbilancia gli effetti immunosoppressori del cortisolo. Uno dei programmi che spesso utilizzo è il protocollo anti-stress che supporta appunto l´adeguato funzionamento delle ghiandole surrenali.
Il miglior approccio iniziale per affrontare le malattie autoimmuni con mezzi naturopatici è il Metodo Fidemutec-