MORBO DI CROHN E NATUROPATIA -RISULTATI DI UN PROGETTO DI DUE ANNI
Questa è la conclusione di un primo progetto durato oltre due anni per capire se e come i protocolli naturopatici descritti su questo sito per il morbo di Crohn fossero o meno effettivamente applicabili a tutti i malati di Crohn o se solo alcuni di loro potessero trarne benefici. In altre parole tali protocolli erano applicabili su vasta scala?
Tale domanda era più che legittima poiché quando originariamente sviluppati questi protocolli erano risultati estremamente efficaci per il sottoscritto e per altri due malati di Crohn ma ciò non era sufficiente ad affermare che chiunque poteva intraprendere con successo tali protocolli.
Ebbene i risultati ottenuti sono stati molto positivi, migliori di quanto io stesso avessi previsto.
Il progetto ha coinvolto un totale di 28 persone tutte con il morbo di Crohn che si sono rivolti al mio studio per intraprendere i protocolli naturopatici allo scopo di migliorare la propria condizione fisica.
La maggior parte di queste persone tranne pochissime eccezioni si sono rivolte a me dopo aver seguito i protocolli della medicina ufficiale con cortisonici, azatioprima, infliximab, mesalazina, ciproxin ecc. e dopo aver constatato che più di tanto non era possibile ottenere da queste terapie soprattutto in relazione al recupero di una qualità di vita accettabile e/o soddisfacente.
Come al solito si precisa che con questi protocolli naturopatici non si "cura" il morbo di Crohn ma si riequilibrano quelle funzioni fisiologiche dell´organismo indebolite come ad esempio la capacità di "spegnere" in modo naturale con le proprie risorse fisiologiche i processi infiammatori.
Il progetto ha avuto un carattere nazionale in quanto persone da tutta Italia (e non solo) hanno richiesto di essere seguite. Per dare un´idea seguono alcune delle località e città in ordine alfabetico di chi ha fatto parte di questo progetto:
Berlino (Germania), Bologna, Como, Cremona, Cuneo, Firenze, Gorizia, Lecco Monastero, Madrid (Spagna), Milano, Melzo, Bareggio, Novara, Palermo, Pescara, Pontedera Pisa, Siena, Tradate Varese, Venezia.
In totale il progetto ha incluso 28 persone con il morbo di Crohn. Nei calcoli statistici non sono state considerate le persone (poche) che hanno iniziato il protocollo ma lo hanno poi interrotto nelle prime fasi.
I risultati statistici riguardano tre categorie di persone:
1) Coloro che non hanno ottenuto miglioramenti apprezzabili o comunque significativi. Va specificato che nessuno ha registrato dei peggioramenti della propria condizione di salute come conseguenza dei protocolli naturopatici ad eccezione della cosiddetta "crisi di guarigione" che è un cambiamento temporaneo iniziale che a volte si verifica dopo un´azione depurativa seguito sempre da un netto miglioramento a condizione che il protocollo non venga interrotto. Un paio di persone purtroppo all´inizio di questo progetto, non avendo ben compreso questo fenomeno hanno iniziato il programma ma l´hanno poi subito interrotto poco dopo a causa del fenomento stesso. La cosa mi è molto dispiaciuta e da allora mi assicuro di spiegare bene fin dall´inizio queste reazioni apparentemente peggiorative di alcuni sintomi che sono del tutto fisiologiche e che sono poi sempre seguite da miglioramenti spesso notevoli. Tale crisi di guarigione fra l´altro non si verifica in tutti i casi; in realtà nella maggior parte delle persone si è verificato fin da subito un netto ed inequivocabile miglioramento fin dal primo mese.
2) Coloro che hanno avuto dei miglioramenti minoritari ma non soddisfacenti rispetto a ciò che ci si auspicava. Tale categoria include chi, pur avendo migliorato le funzioni intestinali, registra ancora un livello di calprotectina fecale (marcatore specifico di infiammazione intestinale) non soddisfacente. Oppure chi, avendo una stenosi severa che condiziona il funzionamento dell´intestino, non riesce ad ottenere tutti i miglioramenti sperati.
3) Coloro che hanno conseguito risultati soddisfacenti in linea con le aspettative avendo risolto i sintomi principali del morbo di Crohn ed avendo recuperato una qualità di vita soddisfacente. Tale categoria include sia i buoni risultati che quelli ottimi ma per semplificare si è ritenuto di inglobarli in un´unica categoria. Qui sono incluse quelle persone che hanno iniziato da poco il programma naturopatico e pur non avendo ovviamente risolto ancora tutti i sintomi del Crohn, hanno però già ottenuto buoni o ottimi miglioramenti in linea con la media di questa categoria.
Ecco le percentuali:
1) Risultati non apprezzabili 5,3%
2) Risultati apprezzabili ma non sufficienti 15,7%
3) Risultati buoni o Ottimi 79%
Ulteriori specifiche riguardo a queste categorie: nessuno dei malati di Crohn appartenenti alla seconda categoria (risultati apprezzabili ma non sufficienti) ha completato il programma onde per cui è possibile ed ovviamente auspicabile che arrivino poi alla terza categoria con buoni o ottimi risultati.
Cosa si intende per risultati buoni o ottimi oltre a quanto già detto ? Sul mio sito vi sono varie esperienze di chi appartiene a questa categoria come quelle della Sig.ra E.M; Sig.ra T.S.; Sig. F.S. e dell´Ingegnere F.P. Qui le varie esperienze sono state illustrate con dovizia di particolari sia per quanto riguarda i protocolli seguiti che per quanto riguarda i miglioramenti dei sintomi specifici.
Chi rientra nella terza categoria nella stragrande maggioranza dei casi ha sospeso in coordinazione con il gastroenterologo (o per propria autodeterminazione) ogni farmaco (o continuando a mo´ di precauzione solo con la mesalazina) non essendo più necessari e avendo risolto i sintomi più fastidiosi: forte astenia, diarrea, forti dolori addominali.
Ora, al di la degli ovvi miglioramenti soggettivi che sono testimoniati dalle stesse persone che hanno fatto il programma (le quattro persone per le quali ho avuto il tempo di illustrare la loro esperienza sul sito hanno fra l´altro messo a disposizione il proprio numero telefonico proprio per chi desiderasse approfondire le esperienze fatte) è giusto parlare anche di proteina C reattiva, calprotectina fecale, colonscopie ecc. Facciamo solo alcuni esempi:
Vediamo il Sig. O.A. di cui spero di poter scrivere presto un resoconto completo della sua esperienza. La sua condizione era una delle più complesse con altri fattori negativi che ne influenzavano la salute; da un´intossicazione di mercurio ad una paradentosi difficile a risolversi. Ciò nonostante la sua persistenza nel seguire il protocollo per il Crohn ha determinato il seguente miglioramento:
Calprotectina fecale:
Febbraio 2012 168
Aprile 2012 75
Giugno 2012 36
Una precisazione: Il Sig. O.A. ha iniziato il protocollo naturopatico a fine 2011 e per qualche ragione (alcuni gastroenterologi non conoscono l´esame) non aveva fatto il dosaggio della calprotecita durante il trattamento farmacologico, poi richiesto su mio suggerimento con il programma naturopatico già in corso da un pò. Si può dunque presumere che all´inizio del protocollo la calprotectina fecale fosse più alta di 168 considerando il trend successivo durante il programma naturopatico.
Riguardo alla sua colonscopia fatta di recente segue la sua ultima mail:
"Gentile Naturopata,
la ragguaglio sulla colonscopia fatta oggi. E´ andata bene, le ulcere sono scomparse. Ne è rimasta una molto piccola sull´anastomosi dell´ileo ma l´endoscopista l´ha giudicata più conseguente alla cicatrice che al crohn. Il suo parere è stato molto positivo, ha detto che la situazione è più che tranquilla e la terapia ("qualuque sia") efficace. Naturalmente la ringrazio perchè il merito è del suo programma."
La Sig,ra E.M. la cui esperienza è già disponibile sul sito con tutti i dettagli e miglioramenti conseguiti con il protocollo naturopatico, ha fatto di recente su mio consiglio l´esame della calprotectina che è risultata essere inferiore a 15 dopo aver seguito il protocollo naturopatico. Quindi con una totale assenza di infiammazione intestinale. Purtroppo anche qui manca un termine di paragone in quanto tale esame non le era stato richiesto in precedenza dal gastroenterologo.
Ricordiamo per la calprotectina che:
<70 negativo (Alcuni laboratori <50)
70-100 dubbio
> 100 positivo
Per la Sig.ra T.S. la cui esperienza è pure esposta sul sito
ha registrato i seguenti miglioramenti durante il protocollo naturopatico:
.....................maggio11 giugno 12 ottobre 12
Calprotectina.................211,7.........81
VES................................................21
PCR................4,6.........1,16
Anche qui si è verificato il problema dovuto al mancato dosaggio precedente della calprotectina durante la terapia farmacologica che è poi stato richiesto solo successivamente, ecco perché manca il valore all´inizio del protocollo per il Crohn nel gennaio 2012. In ogni caso sono evidenti i miglioramenti.
Sig.ra M.S. dalla Sicilia. Una situazione molto complessa arterite di horton, nausea cronica, artrosi, cervicalgia, noduli tiroidei ecc. oltre al morbo di Crohn. Ha visto la sua proteina C reattiva diminuire da 15 a 2 (valore normale < 0,5). La calprotectina è ora a 33 quindi nella normalità ma anche qui manca il valore iniziale di riferimento.
CONCLUSIONE
La conclusione finale di questo progetto è che i risultati fin qui ottenuti con i protocolli naturopatici sono alquanto entusiasmanti e di gran lunga superiori a quanto normalmente ottenibile seguendo le cure tradizionali e farmacologiche per il Crohn. Il mio augurio è che tali percentuali possano continuare a trovare riscontro anche in futuro.
Non sono in grado di fornire statistiche riguardo alle cure farmacologiche ma se si considerano anche solo i risultati dei trattamenti farmacologici di chi si è poi rivolto al mio studio la differenza è abissale. Sono certo che questo progetto rappresenti una pietra miliare per i malati di Crohn. Il numero di chi si rivolge al mio studio per tale malattia è in continuo aumento e lo stesso per il numero di malati affetti da questa patologia che a seguito dei protocolli naturopatici recuperano una qualità di vita soddisfacente o più che soddisfacente.