18 Aprile 2024

GUIDA RAGIONATA ALLA COMPARAZIONE TRA MEDICINA UFFICIALE E PROTOCOLLI NATUROPATICI PER IL MORBO DI CROHN

Un recente video segnalato sul gruppo yahoo per le mici con una gradevole e completa intervista al Prof. Antonio Morelli sul morbo di Crohn ha agito da stimolo per la stesura di questo articolo che ha lo scopo di comparare punto per punto i vari aspetti terapeutici dei due diversi approcci alla malattia di Crohn.

APPROCCIO GENERALE ALLA MALATTIA

La medicina ufficiale afferma che "le cause del morbo di Crohn" non sono note.

Uno dei motivi che rendono in molti casi la medicina ufficiale poco efficace per il Crohn sta nell´approccio generale nei confronti della malattia; nessuna casa farmaceutica si è mai interessata a livello di ricerca alla scoperta e determinazione delle vere cause del Crohn. I motivi di tale approccio, al di la dell´assoluta buonafede di moltissimi medici e gastroenterologi che svolgono il loro lavoro con la massima correttezza a livello personale, sono di tipo economico-finanziario in quanto chi gestisce i consigli di amministrazione delle case farmaceutiche ha come primo interesse il fatturato dell´industria. I costi elevati dei farmaci per il Crohn, dal semplice Asacol all Azatioprina ai farmaci biologici rendono un trattamento rapido che in poco tempo risolva i sintomi più gravi normalizzando tutti i markers dell´infiammazione, del tutto contrario agli interessi aziendali delle case farmaceutiche.

Purtroppo molti pazienti ed anche molti medici vivono nell´illusione che la ricerca medica sia rivolta a cure migliori e più efficaci. Non è così o perlomeno lo è solo in piccola parte che è sempre secondaria rispetto agli interessi economico-finanziari; prima si arriverà a questo tipo di consapevolezza e più rapidamente e con più forza sarà possibile muoverci verso una ricerca che abbia veramente lo scopo di far guarire meglio e più in fretta i malati anche se l´implementare le cure derivanti da tale ricerca vorrà dire una diminuzione dei profitti delle industrie farmaceutiche.

Per il paziente malato di Crohn è doppiamente difficile rendersi conto di questa realtà per almeno due motivi: 1) molti medici hanno scelto tale professione in assoluta buona fede con un genuino e forte desiderio di aiutare il prossimo ed il paziente spesso percepisce tale intento positivo con relativa fiducia verso ciò che il medico afferma, senza sapere che il medico stesso viene continuamente "ingannato" da una informazione medico scientifica da parte delle case farmaceutiche a senso unico e che limita quella che dovrebbe essere una visione del medico a 360 gradi includendo quindi alimentazione, integrazione ecc. Se a ciò si somma il fatto che 2) quanto dice il medico - o in questo caso il gastroenterologo - è supportato dalla ricerca scientifica ufficiale medica, per il paziente diventa molto ma molto difficile mettere in dubbio la veridicità di alcune affermazioni anche se in realtà false. Mi riferisco all´affermazione che le cause del Crohn non sono note, che non si può guarire, che i trattamenti alternativi non sono efficaci ecc, ecc. ecc.

In effetti esiste un altro fattore che rende il malato di Crohn più facilmente "condizionabile" dalla medicina ufficiale rispetto ad altre malattie. Mi sono scontrato con questo fattore circa tre anni fa quando mi affacciai per la prima volta ai vari forum dedicati ai malati di mici.

Su questi forum iniziai a comunicare la mia esperienza sia come ex malato di Crohn assolutamente asintomatico e con i markers dell´infiammazione "in range" dal 1992 grazie al metodo descritto su questo sito, sia come Naturopata che aveva appunto sviluppato sulla base della propria esperienza personale, con lo scopo di ridare in mano al malato di Crohn le redini della propria vita, ripristinando una qualità di vita apparentemente soddisfacente.
In tutta onesta non mi aspettavo di essere ricoperto di incenso ma non prevedevo neanche gli attacchi alquanto "pungenti" che sono arrivati in continuazione non da uno ma da molti dei malati di Crohn iscritti. Se uno riesce a sconfiggere una malattia così devastante per la vita della persona è abbastanza naturale che poi desideri che anche altri possano ottenere gli stessi miglioramenti spezzando quelle catene che tengono inchiodati i malati di Crohn ad una qualità di vita spesso assolutamente inaccettabile, ma mi accorsi che tale desiderio non veniva accettato. Quindi capii dal mio interloquire in questi forum che nella mente di molti malati di Crohn non esiste la benché minima possibilità di accettazione di trattamenti alternativi per il Crohn nonostante fossero ben chiari i limiti considerevoli delle cure ufficiali.

Per quale motivo ? La mia conclusione, ed invito chiunque abbia il morbo di Crohn a comunicarmi la sua opinione a riguardo, fu che a causa dell´effetto debilitante non solo a livello fisico ma anche a livello mentale, alcuni malati di Crohn hanno più necessità di altri di certezze che possano in qualche modo compensare il deficit psico-fisico determinato dalla malattia. Hanno più bisogno di certezze e dati stabili rispetto ad altri ed il cercare di modificare tali certezze può dar luogo ad una reazione difensiva comprensibile. Apparentemente anche il dato stabile, comunque falso, che non si può migliorare più di tanto la condizione fisica relativa al Crohn è molto meglio che il dover mettere in discussione tutto ciò in cui fino ad ora si è creduto; la figura del medico (che si avvicina molto all´idea di onnipotenza nell´immaginario collettivo di molte persone), la ricerca medica ufficiale (senza però sapere quali sono gli interessi che la muovono) e tutto il resto che rappresenta per loro la medicina ufficiale.

Questo tipo di atteggiamento non è però caratteristico di tutti i malati di Crohn. Se al progetto dedicato all´applicazione dei protocolli naturopatici per il Crohn hanno fatto parte alcune decine di malati da tutta Italia è perché queste persone hanno avuto il coraggio di dire no ad una medicina ufficiale che non stava dando a loro una qualità di vita accettabile ed hanno avuto il coraggio di iniziare un percorso nuovo pieno di incognite (solo all´inizio) e punti interrogativi.
Ho tutt´ora presente la sensazione di forte ma piacevole sorpresa quando fui contattato da un italiano a Berlino che aveva già deciso per conto suo di prendere l´aereo per venire al mio studio.
Anche lui è uno dei malati di crohn che sta ottenendo risultati superiori a quanto fino ad ora conseguito tramite terapie le farmacologiche e che sta quindi continuando i vari programmi previsti.

Io stesso dopo aver sperimentato un lungo trattamento cortisonico nel 1989 senza risultato con successiva resezione chirurgica ileo-ciecale dissi basta, ne ebbi abbastanza della medicina ufficiale e mi dedicai da allora alla ricerca di una strada alternativa che ad oggi è stata ben codificata e sperimentata per essere utilizzata da tutti.

Resta però il fatto che molti malati di Crohn faranno molta fatica - nonostante le evidenze siano in continuo aumento - a mettere in discussione un certo metodo di procedere che nega l´esistenza di cause ben precise per l´infiammazione intestinale e nega la possibilità di guarire a favore dei metodi naturopatici per il Crohn che stanno dando da oltre due anni davvero ottimi risultati.

Attenzione però, moltissimi aspetti della medicina ufficiali sono e restano validi: gli interventi di urgenza, la chirurgia quando inevitabile, tutta la diagnostica ecc. Ciò che non va assolutamente è il risultato finale spesso molto scarso che il malato di Crohn ottiene dai farmaci classici. Quindi ciò che non va ha un nome e cognome ben preciso: case farmaceutiche, le loro ricerche scientifiche indirizzate più ai guadagni finanziari che ad altro ed il forte condizionamento di ciò sulla cultura e preparazione medica.

Del resto per la riuscita del mio stesso lavoro la medicina ufficiale resta un pilastro fondamentale senza il quale non potrei ottenere gli stessi risultati; ad esempio perché i miei clienti sono anche seguiti dal gastroenterologo che monitorizza la situazione con i marcatori dell´infiammazione e ciò è utile anche per il mio lavoro.

Il mio augurio è che sempre più persone con il Crohn riescano ad uscire da questa cappa di dati falsi creati e generati dalle case farmaceutiche che li soffoca e che riescano come me e come molti altri assieme a me a recuperare una qualità di vita migliore tramite ad una giusta sinergia tra medicina e naturopatia.

L´approccio della Naturopatia nei confronti del Crohn è basato sull´innata e naturale capacità di auto guarigione dell´organismo che, se messo nelle condizione di farlo, risolve da solo le patologie. Quindi la Naturopatia si occupa non di "curare la malattia" restando all´oscuro delle sua cause ma, definendo le cause di tipo funzionale (deficit di una o più funzioni dell´organismo che predispone al Crohn) - vedi qui - ed indirizzandole mette l´organismo in grado di "curare se stesso".

Riguardo all´intervista rilasciata dal Prof. Antonio Morelli ho molto apprezzato la sua correttezza poiché a differenza di molti medici che considerano tale malattia come facente parte delle autoimmuni, il Professore ha specificato che non è così in quanto di tratta si di una reazione anomala del sistema immunitario ma non di tipo autoimmune. Il problema non è l´attacco di anticorpi o linfociti verso un tessuto umano ma un eccesso di reazione infiammatoria, non a caso il paziente viene monitorato tramite PRC (proteina C reattiva ), VES (Velocità di Eritrosedimentazione) e calprotectina fecale, tutti marcatori di infiammazione e non di reazione autoimmune come lo sarebbero invece specifici anticorpi come quelli che si misurano nelle patologie autoimmuni.

APPROCCIO FARMACOLOGICO

Anche qui le differenze tra la medicina ufficiale e la naturopatia riflettono pienamente quanto già detto a proposito dell´approccio generale. Proprio perché la ricerca delle case farmaceutiche non è interessata a risolvere le vere cause della patologie, tutti i farmaci hanno il solo scopo di bloccare in un modo o nell´altro il processo infiammatorio che è solo l´ultimo anello della catena in relazione alle vere cause scatenanti cioè ai fattori eziologici del morbo. Il blocco dell´infiammazione può dunque avvenire tramite cortisonici, tramite immuno-soppressione, tramite il blocco di altri mediatori dell´infiammazione come alcuni TNF (Tumor Necrosis factors) ecc.
Il meccamisno farmacologico è sempre lo stesso: bloccare in un modo o nell´altro l´infiammazione senza influire minimamente sulle cause. Ora la novità sembra essere il Vedolizumab un nuovo anticorpo monoclonale che agisce contro un altro mediatore dell´infiammazione; di nuovo non si indirizzano le cause delle´infiammazione, si cerca solo di fermarla ai suoi ultimi anelli della catena causale, non vi è quindi alcuna novità effettiva.

Tale azione è altamente innaturale in quanto interferisce pesantemente con uno dei meccanismi più delicati ed importanti messo a punto da madre natura; il sistema immunitario. L´organismo al di la di effetti benefici e temporanei, alla lunga non potrà che ribellarsi esacerbando gli effetti collaterali che sono inevitabili nel momento in cui si sopprime o si alterano meccanismi così importanti come quelli relativi al sistema immunitario. Fra l´altro una delle poche cause note nell´ambito della medicina ufficiale per questa malattia è l´infezione batterica intestinale, se noi interferiamo ed indeboliamo le nostre difese a riguardo paradossalmente ci renderemo più predisposti a più infezioni ma non solo, anche a eventuali malattie del sistema immunitario come quelle autoimmuni e quelle allergiche oltre che a tutte le malattie derivanti dall´immuno-soppressione.

L´approccio naturopatico ovviamente non farmacologico è volto a rinforzare:
-la naturale capacità di tenere sotto controllo in modo autonomo i processi infiammatori
-un alimentazione antinfiammatoria
-la naturale capacità di cicatrizzazione e ripristino delle funzionalità della mucosa intestinale
-la giusta ri-colonizzazione con i giusti batteri del tratto gastroenterico
-l´integrazione dei nutrienti mancanti a causa del malassorbimento
-una volta che l´infiammazione è stata messa sotto controllo, il rinforzo del nostro sistema immunitario affinché sia in grado di mantenere un tratto gastroenterico libero da germi patogeni.
-a rinforzare ogni altra funzione del corpo indebolita che aveva predisposto l´organismo al Crohn.

L´approccio naturopatico include la continuazione di tutti i farmaci classici che si assumono all´inizio del programma sotto la supervisione del gastroenterologo. Sarà poi quest´ultimo assieme al suo paziente a diminuire i dosaggi fino zero in base alla diminuzione sperimentata ed evidenziata durante il percorso naturopatico sia della sintomatologia che dei markers infiammatori. Fortunatamente non ho mai visto un gastroenterologo insistere sulla continuata assunzione di farmaci "pesanti" per il Crohn anche dopo la risoluzione sintomatica del caso tramite il metodo naturopatico. Eccezione per la Mesalazina che comunque ha effetti collaterali limitati e non interferisce in ogni caso con i protocolli naturopatici. Quindi nei fatti non si verifica mai alcun conflitto tra l´assunzione di farmaci e di prodotti naturali anche se nel redigere il programma naturopatico bisogna tenere conto di quali farmaci vengono assunti. E´ chiaro ad esempio che mentre si assume un immuno - soppressore non verranno consigliati immunostimolanti fitoterapici.

E´ giusto sottolineare che in fase acuta estrema l´approccio naturopatico non è quello consigliabile se non come trattamento di sostegno all´azione farmacologica che deve essere quella prioritaria ad esempio con cortisonici che possono però essere affiancati da prodotti naturali sia per un effetto sinergico antinfiammatorio sia per mitigare gli effetti collaterali di un dosaggio alto di cortisonici.

AZIONE ANTINFIAMMATORIA

La mesalaziona non ha mai preoccupato molto poiché se è vero che la sua efficacia è limitata, lo sono anche gli effetti collaterali. Discorso diverso per i cortisonici: osteoporosi, insonnia, disturbi dell´umore, diabete, ritenzione di liquidi, soppressione del sistema immunitario, eccessivo catabolismo, distruzione di tessuti. Quindi tranne che per i casi di infiammazione acuta severa l´azione antinfiammatoria naturopatica è di gran lunga preferibile. Sono vari gli agenti che si possono utilizzare: argilla, specifiche piante antinfiammatorie, oleoliti estratti da piante antinfiammatorie, L-glutammina, Curcuma e Boswellia, Altea e Malva, Ultrathione, Asea ecc. Le possibilità sono molteplici a seconda della gravità della situazione. Sconsiglio fortemente ogni tipo di "fai da te" per i malati di Crohn. Tale azione antinfiammatoria non va mai intrapresa senza aver prima fatto piazza pulita di batteri, funghi e parassiti.
I risultati di tale approccio sono qui riportati.

BATTERI E GERMI PATOGENI COME FATTORE EZIOLOGICO DEL CROHN

In questo articolo "nuova teoria per il morbo di Crohn" sono elencate le cause e/o i fattori predisponenti, in chiave naturopatica del morbo di Crohn. Di queste solo tre sono riconosciute come tali anche dalla medicina ufficiale:

1)utilizzo dei farmaci antinfiammatori
2)fattori genetici
3)infezioni batteriche

Il più interessante in relazione a questa analisi comparativa tra medicina ufficiale e naturopatia è quello delle infezioni batteriche. Spesso il Ciproxin (farmaco antibiotico generico ma anche intestinale) o il Normix sono utilizzati per i malati di Crohn con ottimi risultati temporanei a riprova del fatto che i batteri costituiscono una causa reale del processo infiammatorio cronico intestinale.

I miglioramenti riscontrabili con il Ciproxin, Normix od altri antibiotici per il tratto gastroenterico sono però sempre poco duraturi e ciò per alcune buone ragioni.

Innanzitutto il Ciproxin o Ciprofloxacina ha pesanti effetti collaterali che indeboliscono l´individuo: convulsioni, potenziale rottura dei tendini (il tendine d´achille) specialmente se assunto in concomitanza con cortisonici, vertigini, sonnolenza, psicosi acuta, lipotimia, tremore, colite pseudo membranosa, dolore addominale, diarrea, nausea, iperglicemia ecc.

Inoltre la Ciprofloxacina come ogni antibiotico farmacologico elimina anche i batteri buoni e quindi terminato il trattamento l´intestino è più debole ed incline a nuove infezioni. Discorso analogo per il Normix.

Altro motivo per cui l´antibiotico difficilmente risolve dipende dal fatto che la disbiosi intestinale non è determinata solo da batteri ma anche da funghi (come la candida ) e parassiti.
Eliminare quindi solo una di queste categorie di germi patogeni - i batteri - non risolve lo squilibrio esistente a favore di funghi e parassiti. Queste ultime due categorie rimanendo inalterate non solo non consentono un abbassamento del livello di infiammazione intestinale ma neanche il recupero della funzionalità intestinale. Inoltre funghi e parassiti favoriscono una re-infezione batterica per cui si torna in tempi brevi punto e a capo come prima del trattamento.

Diversamente l´approccio naturopatico mira a ripristinare la capacità naturale dell´organismo di eliminare sia batteri che funghi che parassiti. Solo in questo modo - eliminando tutti gli agenti patogeni che determinano infiammazione - è possibile conseguire miglioramenti stabili.
Inoltre il trattamento naturopatico è privo di effetti collaterali tranne che per la prevista e temporanea "crisi di guarigione"

CICATRIZZAZIONE E RIPRISTINO DELLA FUNZIONALITA´ DELLA MUCOSA INTESTINALE

Anche il Professor Morelli nell´intervista sottolinea l´importanza di cicatrizzare la mucosa intestinale. Non ho però mai sentito parlare di farmaci atti a quello scopo, in effetti non ne esistono e non fanno parte dei farmaci per il Crohn. L´approccio naturopatico su questo punto che viene considerato nella sua importanza fondamentale, consiste di specifiche piante, vitamine e minerali con lo scopo di cicatrizzare la mucosa ripristinandone la funzionalità. Ad esempio, vitamina A, zinco, niacina e piante a specifica azione cicatrizzante. Tutto ciò sempre senza alcun effetto collaterale. Ho scovato alcuni "siti naturali" (in realtà promossi da case farmaceutiche) che dicono peste e corna dei prodotti naturali elencando un numero incredibile di effetti collaterali. Ad esempio c´è chi, alterando i fatti scientifici, cerca di instillare l´idea che gli integratori di vitamina A siano tossici perché la vitamina A si accumula nel fegato. Si omettono informazioni scientifiche molto importanti: 1) si la vitamina A può essere tossica ma solo a dosaggi molto alti (ben più alti degli integratori disponibili senza prescrizione) per lunghi periodi di assunzione e ciò non viene specificato 2) spesso le persone hanno delle carenze di vitamina A soprattutto in caso di intestino infiammato quindi parlare di tossicità da eccesso di vitamina A con integratori a bassi dosaggi ed in presenza di carenze vuol dire semplicemente fare del terrorismo mediatico nel tentativo di screditare i prodotti naturali. Tutto ciò a discapito della salute del paziente e della sua salute.

REINTEGRO DI NUTRIENTI ESSENZIALI PER COMPENSARE UN LUNGO PERIODO DI MALASSORBIMENTO

Anche qui è strano ma normalmente al malato di Crohn non viene prescritta un´integrazione di vitamine e minerali di cui è sicuramente carente ma di cui ha disperato bisogno proprio per rendere efficaci i processi di riparazione, il sostegno al sistema immunitario e non per ultimo il sostegno all´energia ed all´umore della persona.

A tale scopo l´approccio naturopatico include sempre e fin dal primo programma vitamine e minerali adeguati (bisogna guardarsi dai multivitaminici da supermercato o anche altri come il Supradyn a causa delle quantità irrisorie o peggio ancora sbilanciate delle vitamine del gruppo B che in relazione al Crohn sono le più importanti). L´aumento di energia ed il miglioramento dell´umore riscontrabile quasi subito e quasi sempre con la giusta integrazione di vitamine e minerali nella mia esperienza pratica è uno dei motivi incentivanti a proseguire il percorso naturopatico. Questo miglioramento iniziale in base ai casi che ho visto spesso rappresenta l´inizio di un rapporto di fiducia tra il malato e questo nuovo percorso alternativo naturopatico.

DIAGNOSI E MONITORAGGIO DEL MORBO DI CROHN

Se l´esperienza di decine di persone dimostra che l´approccio naturopatico è di gran lunga il più efficace, quando passiamo alla diagnosi è la medicina ufficiale a rappresentare il punto di riferimento. La naturopatia non si occupa infatti di diagnosi. Gli strumenti di diagnosi medica sono quindi il punto di riferimento per ogni malato di Crohn sotto la supervisione del gastroenterologo anche per chi desidera seguire un protocollo naturopatico. Se possibile è meglio favorire indagini meno invasive come l´ecografia delle anse intestinali e la risonanza nucleare magnetica rispetto alla più invasiva colonscopia. Unica stranezza è l´esame fecale della calprotectina che rappresenta l´esame d´elezione per il monitoraggio del Crohn, eppure molti malati di Crohn vengono da me senza aver mai fatto l´esame e senza mai averne sentito parlare. E´ consigliabile fare questo esame e rifarlo regolarmente per monitorare l´andamento del processo infiammatorio.

ALIMENTAZIONE

Altro fatto strano che quasi tutti i malati di Crohn riferiscono: " il gastroenterologo dice che posso mangiare qualunque cosa". Di solito i medici giustificano tale atteggiamento con "non esistono studi ufficiali che dimostrino la necessità o meno di una diversa pianificazione alimentare", tale difesa è ovviamente un po´ deboluccia in quanto non esistono studi clinici ufficiali che dimostrino che il cianuro uccide eppure vi posso assicurare che uccide davvero.
La situazione è davvero paradossale, le industrie farmaceutiche non solo non avranno alcun profitto dal finanziare studi riguardanti l´effetto dell´alimentazione sul Crohn ed altre malattie infiammatorie intestinali ma al contrario avranno delle perdite poiché con un alimentazione mirata a ridurre l´infiammazione i farmaci saranno meno necessari. Quindi è ovvio che non vi saranno mai degli studi a riguardo.

A peggiorare la situazione c´è il fatto che i medici non hanno mai fatto un corso di alimentazione. Come già accennato nell´immaginario comune il medico spesso ha un ruolo di onnipotenza ed onniscienza per cui "se lo dice il medico" deve essere vero.
L´unico capitoletto sull´alimentazione, anzi solo sulla biochimica dell´alimentazione, che studiano si trova a pagina 697 del testo universitario di medicina "Biochimica Medica" di Saliprandi e Tettamanti, il testo sacro ed il più completo di biochimica medica per le facoltà di medicina. Ebbene tale capitolo è di sole 57 pagine ed è assolutamente insufficiente per comprendere e gestire un capitolo della nostra salute così importante.

Eppure che il cibo determini una iperattività del sistema immunitario è assolutamente comprovato dai dosaggi ottenibili spesso anche negli ospedali delle IgG alimentari; gli anticorpi che "attaccano" un determinato alimento come nemico scatenando quindi una reazione infiammatoria intestinale con tutto ciò che ne consegue in termini di aumentata permeabilità intestinale e quindi aumentata tossicità intestinale con ulteriore iperattivazione del sistema immunitario. Ma ricordiamoci che un adeguato programma alimentare antinfiammatorio non arricchisce in alcun modo le case farmaceutiche le quali sono le uniche a possedere le risorse finanziare per investire in ricerca.

Al contrario in naturopatia l´alimentazione riveste un ruolo fondamentale per i malati di Crohn. L´obiettivo è duplice, da un lato eliminare tutti gli alimenti che determinano o scatenano processi infiammatori e dall´altro favorire gli alimenti ad azione antinfiammatoria ad esempio per la presenza degli acidi grassi essenziali omega 3. Anche solo a livello puramente empirico i miglioramenti che ho osservato e continuo a osservare tutti i giorni solo con programmi alimentari su misura rappresentano una certezza granitica circa l´importanza dell´alimentazione in generale per la salute ma specialmente per le malattie infiammatorie intestinali.

EMERGENZE

Quando il malato di Crohn necessita di un trattamento d´urgenza ad esempio a causa di un´occlusione o sub-occlusione intestinale derivante dal peggioramento di un Crohn a carattere stenosizzante. Qui il ruolo della naturopatia è praticamente nullo e tutto è in mano alla medicina ufficiale. La naturopatia ha invece il compito importante preventivo nel fare in modo che non si arrivi mai ad una condizione di emergenza clinica.

CONCLUSIONE

Con questo articolo ho cercato di piegare perché l´80% dei malati di Crohn che hanno seguito a fondo i protocolli naturopatici hanno ottenuto ottimi risultati mettendo così sotto controllo la peggiore sintomatologia del Crohn. So che la strada è molto lunga per rompere il muro dei pregiudizi che impediscono di vedere la verità sul Crohn e sulle cure ufficiali dettate dalle case farmaceutiche ma il fatto che sempre più malati di Crohn richiedano i protocolli naturopatici sta ad indicare che la prima breccia è stata aperta. Invito qualunque malato di Crohn a comunicarmi il suo parere personale su questi argomenti utilizzando i servizi elencati sulla home page del sito e ringrazio in anticipo coloro che lo faranno.

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