DEIDROEPIANDROSTERONE un ormone fondamentale per l'infiammazione e lo stress
Il deidroepiandrosterone (DHEA) è l'ormone steroideo più abbondante ed è prodotto prevalentemente dalle ghiandole surrenali ed in piccola quantità anche dal cervello e dalla pelle.
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Funge da precursore per diversi ormoni steroidei, anche sessuali, come gli estrogeni, il testosterone, il progesterone ed anche il cortisolo. Steroidi sono definiti quei composti che hanno una specifica ed unica struttura chimica.
Il DHEA è importante per mantenere i corretti livelli di tutti gli ormoni sessuali ma ha anche molte altre funzioni importanti:
-Contribuisce ad inibire gli effetti nocivi dello stress sul sistema immunitario e sull'organismo in generale. Quindi migliora la resistenza a virus, batteri, funghi, parassiti ecc.
-Ha una funziona anabolica che è quella funzione relativa alla costruzione e sintesi dei tessuti ed in tal senso ha la proprietà di compensare l'effetto catabolico (distruzione e consumo dei tessuti) del cortisolo e di tutti i cortisonici farmacologici.
-Stimola il deposito di calcio nelle ossa prevenendo l'osteoporosi.
-Aiuta a ridurre i livelli di colesterolo LDL
-Aumenta la massa muscolare e diminuisce quella grassa. A livello sportivo agonistico e quindi considerato un dopante.
-Controbilancia molti degli effetti negativi di un eccesso di cortisolo stress dipendente o dall'utilizzo di farmaci cortisonici. Quindi:
-Migliora i livelli di energia, vitalità, qualità del sonno, prestazioni mentali.
-Consente un recupero rapido dopo situazioni stressanti: esercizio fisico eccessivo, operazioni chirurgiche, periodi di scarso sonno, malattie ecc.
-Migliora la libido e le prestazioni sessuali.
Cortisolo, DHEA e stress
Le ghiandole surrenali producono sia il cortisolo che il DHEA. Purtroppo la medicina ufficiale si è concentrata esclusivamente sul cortisolo (da cui derivano molti dei farmaci cortisonici) e non sul DHEA pure fondamentale se non più importante visto che è la “madre” di molti altri ormoni in qualità di precursore. Normalmente in condizioni di stress si verifica prima di tutto un aumento di cortisolo, seguito a breve da un aumento del DHEA. Questa rappresenta la fase adattiva allo stress nel quale l'organismo si adegua indirizzando tutte le energie laddove sono più richieste per far fronte allo stress e limitando le funzioni non strettamente vitali e necessarie. La natura ha previsto che tale periodo di stress abbia una durata limitata, ad esempio il dover fuggire scappando da un animale che ci insegue, o una situazione che richiede lavoro 24 ore al dì per alcuni giorni consecutivi, dopo di che terminata la fase di stress l'organismo recupera e “ricarica le batterie”. In effetti la quantità circolante di DHEA e la capacità di produrne un surplus da parte delle ghiandole surrenali, costituisce la nostra “batteria” di riserva. Se invece lo stimolo stressorio continua ad esempio per giorni e giorni o mesi e mesi (come nel caso di malattie croniche come il morbo di Crohn e la retto-colite ulcerosa), il DHEA prodotto dalle ghiandole surrenali diminuisce e questo è l'inizio dell'esaurimento delle ghiandole surrenali in cui vi è un rapporto cortisolo / DHEA elevato che determina diversi danni all'organismo. Alla lunga poi anche il cortisolo diminuisce e scende a bassi livelli e qui siamo al totale esaurimento delle ghiandole surrenali.
In tali condizioni l'organismo non è più in grado di far fronte in maniera autonoma alle infiammazioni esistenti che quindi peggiorano e spesso richiedono un intervento farmacologico cortisonico che altro non fa se non compensare quella che dovrebbe essere la naturale capacità di contrastare i processi infiammatori con la produzione di cortisolo da parte delle nostre ghiandole surrenali.
Utilizzo del DHEA
In tale fase di esaurimento una eventuale assunzione di DHEA può essere molto utile per ristabilire un adeguato equilibrio ormonale anche perché ricordiamoci che il DHEA è pure un precursore del cortisolo per cui l'assunzione di DHEA consente di sopperire alle carenze di entrambi gli ormoni così come di tutti gli altri ormoni DHEA dipendenti. Va però considerato che in fase acuta con grave infiammazione – ad esempio con una PCR superiore a 10 mg/dl – il solo DHEA non sarebbe sufficiente. In altre parole in fase acuta grave l'uso dei cortisonici farmacologici è insostituibile.
Esaurimento delle ghiandole surrenali
Alcuni degli effetti di un esaurimento delle ghiandole surrenali sono:
-Diminuzione dei livelli delle immunoglobuline IgA che rappresentano un'importante difesa immunitaria di tutte le mucose (tratto gastro-enterico e vie respiratorie)
-Diminuita attività delle cellule immunitarie NK (natural killers)
-Diminuzione del numero di linfociti T
-Riduzione della fase REM del sonno con il risultato di un sonno non ristoratore
-Instaurazione di uno stato catabolico in cui vi è un consumo eccessivo dei tessuti non bilanciato da adeguata sintesi con il risultato di una perdita di peso e massa muscolare.
-Accumulo di liquidi.
Il DHEA ed anche l'acido pantotenico (vitamina B5) come già esaurientemente trattato in questo articolo, hanno la capacità di consentire alle ghiandole surrenali esaurite di “ricaricare le batterie” ripristinandone il corretto funzionamento.
Ormone anti-aging
Il DHEA viene prodotto dall'organismo alle massime quantità all'età di 20 anni, dopo di che inesorabilmente decresce con una certa linearità con una diminuzione annuale di approssimativamente circa l' 1-2%. All'età di 90 anni si produce circa il 6% del DHEA che l'uomo produceva a 20 anni.
Osservando questo andamento nel tempo durante la nostra esistenza in relazione a tutte le importanti funzioni biologiche del DHEA e tutti gli altri ormoni da esso derivanti, viene facile comprendere come questo ormone sia giustamente considerato in diretta relazione all'invecchiamento biologico. Sia perché i suoi valori possono indicare l'età biologica che può essere diversa dall'età anagrafica e sia perché una sua integrazione può rallentare i processi biologici dell'invecchiamento.
Dal 1996 esistono oltre 5500 studi sul DHEA e tale consistente letteratura suggerisce un ruolo non trascurabile del DHEA in molte patologie come il diabete, gotta, obesità, arteriosclerosi, formazione di carcinomi, crescita dei tumori, integrità della pelle, fatica, depressione, memoria, infezioni, risposta immunitaria. A causa della sua azione di riequilibrio del sistema immunitario il DHEA è particolarmente utile per le patologie autoimmuni come ad esempio l'artrite reumatoide.
Le donne rispondono in maniera diversa al DHEA rispetto all'uomo ed il DHEA non dovrebbe mai essere prescritto laddove vi siamo malattie ormone-dipendenti come i tumori estrogeno-dipendenti. Un eccesso di DHEA può portare a irsutismo, insonnia, acne, disturbi del ciclo.
Perché non viene utilizzato a livello medico
Il DHEA ha però un problema di tipo “economico”: non è brevettabile, ha un costo molto basso ed in America è disponibile in tutte le parafarmacie senza alcuna prescrizione medica. E' quindi “normale” che non venga ben visto in quanto aiutando considerevolmente l'organismo ad innescare per conto proprio i naturali processi di autoguarigione – processi che si attivano quando l'organismo riceve ciò di cui è carente – non aiuta i profitti delle case farmaceutiche. E' quindi altrettanto “normale” trovare articoli e siti che cercano in tutti i modi di sconfessarne le proprietà.
Come al solito la logica e la razionalità ci vengono in aiuto, è evidente che un eccesso di supplementazione di DHEA può essere nocivo in quanto andiamo a sovvertire un equilibrio molto delicato come quello ormonale (similmente a tutti gli effetti collaterali che sperimentano coloro che hanno dovuto assumere cortisone che è pure un ormone potente) ma è altrettanto evidente e logico che, laddove a causa di malattie o stress vi sia una carenza di DHEA, una sua assunzione non potrà che apportare dei benefici all'organismo.
Si segnala che il DHEA non esiste nella farmacopea italiana se non come preparazione galenica nelle poche farmacie che acquistano il DHEA in polvere a chili. Individuata una tale farmacia (ad esempio a Bergamo la farmacia Rolla) è possibile ottenere il DHEA con una prescrizione bianca. Oppure lo si può ordinare sul sito della VitaBasix sempre tramite prescrizione medica.
Per i malati di Crohn ed RCU
Per coloro che soffrono di morbo di Crohn e retto-colite ulcerosa il DHEA potrebbe essere di aiuto in due fasi diverse della malattia. Prima di tutto a dosaggi fisiologici (cioè non elevati) come trattamento per l'esaurimento delle ghiandole surrenali, per il rafforzamento del sistema immunitario intestinale, per rafforzare l'anabolismo e quindi la riparazione delle mucose ecc. quindi come trattamento di medicina funzionale per consentire all'organismo di affrontare meglio la malattia. In secondo luogo laddove sia necessario l'utilizzo di cortisonici, il DHEA assunto contemporaneamente in dosaggi proporzionali ai milligrammi di cortisone potrebbe non solo aumentare l'efficacia del trattamento ma anche ridurne gli effetti collaterali. L'unico problema è che ciò richiede un medico esperto in medicina funzionale ed in Italia sono molto pochi, molti di più in America.
L'ideale per un malato di M.I.C.I. sarebbe di essere seguito da un medico o gastrenterologo esperto in medicina funzionale e nel contempo seguire i protocolli naturopatici descritti sul sito di naturopatia gastroenterica. Ciò aumenterebbe ulteriormente la possibilità di mettere queste malattie sotto controllo a tutto beneficio dei malati.
Il sottoscritto fa uso da anni di DHEA (su prescrizione medica) con ottimi risultati sia nel mantenere il Crohn sotto controllo (ho pubblicato sul sito gli esami radiologici effettuati risultati del tutto negativi) e sia come “prevenzione” all'invecchiamento e per mantenere l'organismo in condizioni ottimali. Di recente ho dovuto assumerne prednisone per 8 giorni a causa di una otite. Era dal 1990 – da quando ero in cura farmacologica per il Crohn – che non assumevo cortisonici. Ho quindi aumentato la dose giornaliera di DHEA per mitigare gli effetti collaterali del cortisonico remore dell'esperienza passata in cui soffrivo molto di insonnia, irritabilità e diminuita energia ed il risultato è stato notevole in quanto tali effetti collaterali si sono ridotti al minimo, non si sono azzerati ma sono diventati decisamente sopportabili. Da qui ho pensato di condividere questa esperienza e conoscenza.
Se il lettore dovesse incontrare difficoltà nell'ottenere una prescrizione di DHEA , nel caso in cui questa fosse necessaria, consiglio di ricorrere all'utilizzo dell'acido pantotenico in quanto ha effetti per certi versi simili.
https://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S0083672918300360
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